INCONTRI D'INVERNO 2019_Fevrarut pies di dut

Venerdì 15 febbraio, ore 20.30

L'autore Matteo Bonanomi racconta: "Giulio De Vecchi 1867-1940"
(Antiga Edizioni, 2018)

Pittore milanese vissuto in Friuli e sepolto a Cividale del Friuli L'itinerario biografico e artistico della figura di Giulio De Vecchi, ricostruito dall’autore attraverso un meticoloso scavo d'archivio, traccia una geografia che salda i maestri dell'Accademia di Venezia con i protagonisti della scuola napoletana, per poi toccare altri centri cruciali nell'elaborazione del repertorio iconografico nazionale quanto nella costruzione del mercato artistico più corrente. Un percorso errabondo e discontinuo, che salda i poli estremi di un'Italia ancora ben distinta in scuole pittoriche regionali ma che si stava nel contempo affacciando a un panorama di controversa modernità.
Ne parlano con l’autore Piero Amodio, nipote di Giulio De Vecchi, già prof. ass. di Medicina Interna all’Università di Padova e il prof. Alessandro Del Puppo, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi di Udine.
Una copia del libro verrà donata a tutti i presenti e a tutti i soci.

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Domenica 17 febbraio, ore 17.00

L’autrice Giulia Sattolo racconta: "Questa sera verrà il bello! La decimazione di Santa Maria la Longa. Brigata Catanzaro"
(Aviani&Aviani editori, 2018)

1917: terzo anno del primo conflitto mondiale che non è più una guerra lampo. E’ l’anno che segna la vita di molti soldati italiani che ormai trascorrono lunghi mesi nella durissima vita di guerra in trincea. Nel mese di giugno la Brigata Catanzaro, fra le brigate più valorose e pluridecorate, si trova a Santa Maria la Longa, nelle vicinanze di Palmanova, e si vede promesso un periodo di riposo, molto atteso, dopo parecchi mesi di prima linea. Promessa infranta: bisogna ripartire nuovamente! La notte del 15 luglio 1917 arriva il momento di agire: scoppia una delle più importanti rivolte avvenute durante la Grande Guerra all’interno del Regio Esercito Italiano. L’epilogo è una drammatica sentenza: la decimazione.
Ne discute con l’autrice Marco Sicuro, Presidente dell’Associazione “Stradalta”.

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Venerdì 22 febbraio, ore 20.30

Stasera cinema!!! proiezione del film "Ritornerò per Natale"
regia di Paolo Rojatti, montaggio di Paolo Comuzzi, 2014

Secondo film di Paolo Rojatti, dopo “L’uomo di Stregna”. La storia è ambientata nelle Valli del Natisone tra gli anni 1950 e 1960 e racconta la vita di una famiglia povera in cui il padre è costretto ad emigrare all’estero in cerca di fortuna, lasciando a casa la moglie e il giovane figlio. Fra dolori, rinunce, sacrifici e tragedie personali, la storia si apre verso un epilogo non privo di speranza. Gli interpreti (Sergio Fon, Edda Duriavig e Matteo Osgnach), abitanti nelle Valli del Natisone e privi di qualsiasi esperienza recitativa, hanno lavorato a questo film con la sensibilità e la serietà tipica degli attori professionisti. Alle riprese, che sono durate complessivamente tre anni, ha collaborato Oddo Lesizza.

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Domenica 24 febbraio, ore 17.30

L’autore Matteo Quadrifoglio racconta: "Un presidente, un ideale, una città Ettore Zanuttini e l’Operaja di Cividale"
(SOMSI-GraficStyle edizioni, 2018)

Il racconto della vita pubblica e della storia umana di Ettore Zanuttini, presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione di Cividale del Friuli dal 1909 al 1925 e dal 1946 al 1950 è quello anche del “suo” sodalizio, della città ducale e dell’intero Friuli nei periodi cruciali della Grande Guerra e della profuganza, dell’affermarsi della dittatura fascista, e poi, dopo la seconda guerra mondiale, della ripresa del riaffermarsi della democrazia. Un presidente che ha pagato di persona il suo impegno passando oltre un lustro in carcere per il suo coinvolgimento nell’attentato di Zaniboni al Duce. Il racconto della sua vita e del convulso periodo è stata ricostruito con competenza e passione da Matteo Quadrifoglio, con accurate ricerche d’archivio legando vicende locali a quadri regionali e nazionali, fornendo inedite e interessanti chiavi di lettura di un periodo e di una società ancora troppo poco indagati e conosciuti.
Ne discute con l’autore Emilio Franzina, già ordinario di Storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Verona.

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